giovedì 13 novembre 2008

L'informazione odierna




...La lettura dei quotidiani mi provocò altre botte d'ansia. Nuovi studi riportavano dati statistici tremendi praticamente su ogni cosa. C'erano le prove che non ci stavamo comportando bene. I ricercatori concordavano tetri. Venivano intervistati psicologi dell'ambiente. Erano stati fatti danni "involontari". Si "temevano errori". C'erano "equivoci" sui possibili sviluppi. Situazioni si erano "deteriorate". La crudeltà stava aumentando e non c'era niente da fare. La popolazione era confusa, ma tutto sommato se ne fregava. Studi riservati alludevano al fatto che stavamo tutti pagando per questo. Gli scienziati scrutavano i dati e concludevano che dovevamo preoccuparci. Nessuno sapeva più cosa fosse un comportamento normale; c'era chi sosteneva che questa fosse una forma di virtù, e nessuno ribatteva. Nessuno metteva in dubbio niente. L'ansia fagocitava le giornate della maggior parte della gente. Tutti erano ormai dominati dall'orrore. La follia vibrava dappertutto. Cinquant'anni di ricerche lo provavano. Diagrammi illustravano ciascuno di questi problemi - cerchi ed esagoni e quadrati con le varie sezioni colorate di verde, lilla o grigio. Ancora più sconvolgenti erano i segni fugaci che nulla poteva trasformare tutto ciò in qualcosa di positivo. Non si poteva evitare di sentirsi contemporaneamente preoccupati e affascinati. Leggendo quegli articoli si capiva che forse la sopravvivenza dell'umanità non aveva più molta importanza nel lungo periodo. Eravamo condannati. Ce lo meritavamo. Ero così stanco.....

tratto da
- "Luna Park", Breat Easton Ellis -