lunedì 26 novembre 2007

Venessia.com

Un sito dedicato a Venezia, quella vera: "Venessia". Da chi la vive ogni giorno, dalla mattina alla sera, in stagione e fuori stagione.

Da "Sganassasse" la sezione dedicata alle espressioni dialettali veneziane, ve ne riporto qui qualcuna.

  • Ghe/te sboro : gettare il proprio sperma contro qualcuno. Frase comunissima detta per avvalorare le proprie tesi. Ultimamente se ne fa abuso mettendola come rafforzativo in qualsiasi frase. Una specie di "cioè" italiano. O come virgola.

    Varianti: "Che ghe sboro" , "sboro mi" , "che ghe sbiro"(versione soft).

  • Mòngoeo : Persona che ha dei tratti somatici simili a quelli di un mongoloide, altrimenti una persona che proviene dalla nazione della Mongolia: retaggio della Serenissima ai tempi del solito Marco Polo dove vede per acerrimo nemico il cattivo abitante della Mongolia. Comunque sembra che la prima ipotesi sia più veritiera.

  • Goldòn: preservativo. Dare del Goldòn a qualcuno significa associarlo al preservativo. La parola Goldòn deriva dalla pubblicità delle confezioni di profilattici importati dagli americani nel dopoguerra che diceva "Gold-one!".
  • A (ara) che te vegno : parafrasi di A.c.t.v., l'azienda di trasporto pubblico a Venezia. Vuol dire avvisare la prossima fuoriuscita di sperma verso la persona interessata.
  • Ma ti ghe gà magnà ea merda al mago?: domanda atta a deridere l'avversario facendogli capire che quella cosa detta da lui è scontata. La merda del mago sarebbe magica ma sempre uno scarto.
Ma la migliore è sicuramente questa:

  • Te vegno premando: sodomizzare proseguendo verso sinistra. Dal gergo dei gondolieri.

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